A muso duro

Vince Majestyk è un contadino di meloni dal carattere ruvido e dallo sguardo tranquillo: un uomo abituato alla fatica, ex militare che ha scelto la terra e la libertà del lavoro in campagna. La sua vita semplice e il rispetto per i braccianti che impiega vengono messi a dura prova quando rifiuta di piegarsi alle richieste di uomini senza scrupoli che vogliono controllare il mercato e la manodopera.

Quel rifiuto scatena una catena di violenza: la criminalità organizzata non sopporta opposizioni e manda contro Majestyk un killer determinato a eliminarlo. Da subito la vicenda si trasforma in un confronto serrato, tra inseguimenti, agguati e astuzie, in cui il contadino dimostra risorse e una volontà di ferro. Lontano dalle strade della città, il campo di meloni diventa un teatro di scontro dove ogni angolo può essere sia trappola sia rifugio.

La tensione cresce mentre Majestyk, isolato e braccato, intreccia alleanze improvvise e usa con ingegno ciò che la campagna gli ha insegnato: pazienza, forza fisica e conoscenza del territorio. La lotta non è solo fisica ma anche morale, una battaglia per difendere la dignità del lavoro e degli ultimi contro chi considera tutto merce di scambio. Lo scontro finale è l’esito naturale di una storia che mette a confronto due mondi inconciliabili.

Film d’azione tipico degli anni Settanta, la pellicola mescola ritmo serrato, umorismo sporadico e una sottile vena di giustizia personale. È la storia di un eroe solitario che non cerca gloria ma non si tira indietro quando è necessario proteggere chi dipende da lui: un racconto di resistenza e autenticità che mantiene viva la tensione fino all’ultimo fotogramma.