Daniel R. Suhart

Siamo a Tulsa, Usa, nei mitici anni 60 si fronteggiano le bande dei Greasers e dei Socials; minacce e ripicche sono all'ordine del giorno, finchè uno dei Greasers, per liberare uno della sua banda commette un'omicidio.

Peggy, assieme alla figlia ventenne, va ad una festa di ex studenti dove viene eletta reginetta. Dall'emozione Peggy sviene ritrovandosi nel 1960 ma con tutta l'esperienza degli anni trascorsi.

Una giovane di Broadway, rimasta sola, cerca, tramite un annuncio sul giornale, una ragazza con cui condividere l'appartamento. Risponde una fanciulla che comincia a imitarla in maniera maniacale.

Nella Tulsa (Oklahoma) degli anni '60 il sedicenne Rusty (Dillon) vive col padre, avvocato fallito e alcolizzato (un Hopper da Oscar), e sogna di diventare come il fratello maggiore (Rourke), leader del quartiere, eroe solitario a cavallo della sua moto. Seguito ideale di I ragazzi della 56ª strada e anch'esso tratto dal romanzo di Susan Eloise Hinton, vale il doppio. Il cuore dell'azione è nel rapporto tra i due fratelli e, a far da contrappunto, nel loro rapporto col padre e nell'assenza della madre, fuggita dieci anni prima.

All'indomani della Seconda Guerra Mondiale, Preston Tucker, geniale inventore, lavora intorno a un rivoluzionario modello automobilistico destinato a lasciarsi alle spalle tutto ciò che le grandi case hanno fino ad allora realizzato. Con l'aiuto di pochi amici pone le basi finanziarie per la fabbrica che dovrà produrlo. Ma non ha fatto i conti con lo strapotere delle grandi industrie di Detroit…

Peggy, assieme alla figlia ventenne, va ad una festa di ex studenti dove viene eletta reginetta. Dall'emozione Peggy sviene ritrovandosi nel 1960 ma con tutta l'esperienza degli anni trascorsi.

Gangster italo-americano arricchitosi con il contrabbando di alcolici, giura al padre in fin di vita di continuare la sua attività negli affari legali, ma sorgono delle complicazioni.

Il 4 luglio, festa dell'indipendenza, è il giorno più lungo per Hank e Franny. Lui conosce un'acrobata di un circo, lei ha una storia con un cantante di origini latine. Alla fine tornano insieme. La storia è un po' scontata, ma l'omaggio di Coppola al cinema classico era sincero e le tecniche con cui ha girato il film erano rivoluzionarie. Fu un fiasco colossale, che mandò al fallimento la Zoetrope, casa di produzione di Coppola. Superba fotografia di Storaro e grande colonna sonora di Tom Waits.