Borgo

Melissa è una guardiana carceraria esperta e rigorosa che, trasferita in un carcere corso, si trova a confrontarsi con regole non scritte e una realtà più dura di quanto immaginasse. Accettando l'aiuto e la protezione dell'anziano detenuto Saveriu, inizia a dipendere da legami ambigui che minano la sua posizione e la sua integrità professionale. L'isola, la comunità carceraria e la solitudine amplificano ogni scelta, trasformando un gesto di necessità in una spirale pericolosa.

La relazione con Saveriu scioglie i confini tra vittima e carnefice, tra scelta e sopravvivenza: la tensione cresce tra l'istinto di proteggere se stessa e la pressione delle dinamiche di potere interne. Il film costruisce un'atmosfera claustrofobica fatta di sguardi, silenzi e piccoli gesti che rivelano motivazioni complesse, mettendo in luce come la morale possa deformarsi sotto il peso delle circostanze.

Attraverso una narrazione incisiva e intensa, la vicenda esplora temi di lealtà, colpa e compromesso, offrendo uno sguardo crudo sui costi umani delle decisioni prese in condizioni estreme. La tensione psicologica e l'ambientazione corsa contribuiscono a un racconto che resta impresso per la sua freddezza realistico-emotiva e per la profondità dei personaggi.