Ruth Stoops è una donna invisibile fino a quando una gravidanza non la mette al centro dell'attenzione: improvvisamente tutti vogliono un pezzo di lei. Tra attivisti pro-life e pro-choice, politici affamati di visibilità e volontari male assortiti, Ruth si ritrova trascinata in un turbine di richieste, pressioni e promesse vuote, incapace di ritrovare la propria voce in mezzo al caos. Il film segue la sua storia con uno sguardo ironico e pungente, mostrando come una vicenda personale possa diventare spettacolo pubblico.
La pellicola è una commedia satirica che mette a nudo l'assurdità delle battaglie morali trasformate in show mediatico: i personaggi sono rumorosi, eccessivi e spesso ridicoli, e la situazione degenera rapidamente in un circo mediatico. Con un tono tra il grottesco e il malinconico, la storia mette in luce la manipolazione, l'ipocrisia e il voyeurismo collettivo che emergono quando la vita privata è strumentalizzata per fini politici e televisivi.