Dopo che la sua vita va in frantumi, l'introversa attrice Laura Franco trova qualcosa di inaspettato nel suo armadio: un mostro spaventoso ma stranamente affascinante che rivoluziona la sua esistenza. Tra paure notturne e scambi surreali, nasce un rapporto improbabile che la spinge a parlare, a confrontarsi con i suoi timori e a ricostruire la propria identità artistica e personale. La convivenza con questa creatura diventa l'occasione per riscoprire la forza della voce interiore e per trasformare il dolore in una forma di liberazione.
Il film mescola elementi horror e commedia nera con una sensibilità intimista, creando momenti di tensione alternati a sequenze di struggente tenerezza. Il mostro funziona sia come presenzia terrificante sia come metafora dei demoni interiori che impediscono di vivere pienamente, e la regia valorizza le sfumature emotive attraverso interpreti calibrati e un tono sorprendentemente umano. Il risultato è un racconto originale che esplora la rinascita personale in chiave sospesa tra paura e affetto, lasciando allo spettatore una sensazione di inquietudine e di dolce catarsi.